
Vivacità e privacy, dinamismo e relax, eleganza e informalità, innovazione e tradizione: Reserva Restaurante è un insieme ricercato di questi contrasti. Progettare uno spazio in cui potessero convivere in armonia, è stata la sfida di questo concept. L’iniziativa è venuta da una famiglia di storici ristoratori della Capitale, già proprietari dell’iconico ristorante ‘Pierluigi’ in zona Campo dei Fiori. La richiesta era di riqualificare quella che, prima di diventare un ristorante e cocktail bar, era una trattoria di tradizione italiana, e, prima ancora, un complesso di storiche botteghe rionali. Dietro il nuovo progetto un’idea precisa: realizzare un locale unico per la ristorazione romana, dalle atmosfere e i sapori tipici del Sudamerica, i cui spazi esprimessero un’elegante internazionalità.
realizzati
Reserva Restaurante in via del Pellegrino
cliente
Privato
incarico
Progettazione architettonica e Direzione Lavori
luogo
Roma, Via del Pellegrino (Campo de’ Fiori)
superficie
400 mq
anno
2018 – 2019
foto
Alessandro Vitali
L’area cocktail bar che accoglie i visitatori all’ingresso rappresenta il cuore dell’intervento. Un fitto manto di piante tropicali emerge dai soffitti incorniciando il bancone rivestito con un top in labradorite e piume in ceramica lavorata a mano. In questo connubio di materiali, l’immaginario legato alla natura selvaggia delle foreste sudamericane si fonde con quello raffinato e senza tempo dell’artigianalità italiana.
Ai lati del bar gravitano le due sale ristorante decorate da fondali di piante tropicali, divani e sedute in velluto, tavoli in fenix nero e noce nazionale e paralumi disegnati a mano. Anche qui, le luci calde, i colori tenui delle pareti rifinite in calce cruda e il parquet a piccole doghe in legno jatoba caratterizzano gli ambienti e trasportano in un ‘altrove’ inaspettato.






Ogni elemento di arredo e di illuminazione è stato realizzato su disegno per un ambiente dallo stile e dal design ricercato.


Il progetto è tutto giocato sull’equilibrio tra informalità ed eleganza. Essenzialità dei materiali, tanta artigianalità e un’illuminazione artificiale calibrata per ogni zona.





Massimizzare la qualità dell’esperienza del cliente era uno degli obiettivi principali dell’intervento. La cucina, che precedentemente occupava una delle sale su strada e parte dell’interrato, è stata spostata nella parte retrostante del locale perdendo alcuni posti a sedere ma concedendo così interamente ai clienti le tre viste su strada. La cantina dei vini, concepita per essere visitata da esperti e appassionati del settore, si trova nella zona del piano interrato, dove sono anche i locali tecnici.
Grande attenzione è stata riservata alle strategie impiantistiche e alla tecnologia utilizzata per raggiungere l’obiettivo di massima sostenibilità dell’intervento. Un impianto di economizzazione recupera, per esempio, l’acqua dai macchinari della cucina, o dai motori dei refrigeratori, per rimetterla in circolo nelle unità di condizionamento ad acqua dei vari ambienti, e viceversa, secondo il periodo dell’anno.